ex Cinema Sociale

 

Progetto di edificio residenziale

 

Premessa

Il PATI individua una serie di Ambiti che necessitano di politiche di riorganizzazione; sono denominati “Progetti di miglioramento della qualità urbana e territoriale”.

Se analizziamo la situazione del centro storico di Schio lungo via Pasubio possiamo notare come importanti politiche di trasformazione del tessuto urbano, attivate da interventi sia pubblici che privati, stiano rivitalizzando questa parte di città. Ci riferiamo all’area Conte con l’annessa piazza e galleria, lo spazio museale e lo spazio espositivo del Comune di Schio, la futura sistemazione dell’Ex asilo Rossi.

L’area in esame.

L’area sottoposta al progetto è quella dell’ex Cinema Sociale e una modesta area contigua. L’area è composta da un fabbricato su via Pasubio; da questo si accede ad un grande immobile dove un tempo era collocato il cinema teatro “Sociale”. Lo spazio è angusto e intercluso; il fabbricato, praticamente privo di aperture si estende fino alla collina del Castello; nell’insieme su poco più di 800 metriquadrati insistono oltre 8000 metricubi. A fianco del teatro, su lotto di modeste dimensioni, una casa probabile sede di chi officiava nella contigua chiesa dell’Incoronata. L’area risulta interessante per la collocazione; a nord la collina del Castello, ad ovest il retro, con gli spazi per spettacoli, del Palazzo Toaldi Capra, a sud la chiesa dell’Incoronata; è collegata a via Pasubio da un galleria che da tempo appartiene agli usi locali. In sostanza l’area presenta tutte le caratteristiche per passare da area dismessa ad area di grande interesse.

La proposta.

Si propone pertanto di individuarla come ulteriore progetto di miglioramento della qualità urbana e territoriale ed inserirla tra le aree di questo tipo già individuate dal PATI in quanto permette di raggiungere i seguenti obbiettivi di carattere collettivo:

– rivitalizzare questa parte di centro storico con l’inserimento di unità abitative di pregio;

– aumentare l’intensità d’uso dello spazio urbano attraverso la capacità insediativa e la dotazione di funzioni di centro città;

– valorizzare gli spazi interni attraverso consistenti demolizioni volumetriche;

– valorizzare l’edificio di culto;

– favorire e potenziare i collegamenti pedonali;

– riorganizzare i volumi favorendo scorci sulle aree verdi, sulle montagne, sull’area attrezzata per manifestazioni del Toaldi Capra;